Casale Montondo | Attività terapeutiche
Il Casale di Montondo propone numerose attività olistiche a contatto con la natura: Spagyria, Floriterapia, Yoga nel bosco.
Spagiria, Floriterapia, Respiro Consapevole, consapevolezza
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Attività Terapeutiche


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Il Casale di Montondo propone numerose attività olistiche a contatto con la natura: Spagyria, Floriterapia, Respiro consapevole.

Respiro nel bosco

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Tra le multifunzioni che il bosco gratuitamente ci offre, possiamo annoverare il suo positivo influsso sulla salute psicofisica dell’uomo. La consapevolezza di ciò e l’utilizzazione coscienziosa di questo salutare patrimonio sono nell’interesse di chi si occupa del bosco e di chi lo frequenta.

Spesso, gli spazi boscati vengono percepiti unicamente come zone dove praticare pic-nik e vengono sfruttati soprattutti come aree turistico-ricreative.

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Questi luoghi, in realtà sono molto di più, in quanto tutta la popolazione usufruisce, coscientemente o meno, di un’offerta di prima classe a promozione della salute: aria pura, microclima gradevole, atmosfera rilassante, odori e profumi, giochi di luce ed altro ancora.
Tutti questi fattori ambientali, fino ad oggi poco studiati, possono avere effetti sia preventivi che terapeutici per anima e corpo e forse anche per la mente.

Solo al mare o in alta montagna possiamo trovare un tasso di particelle di polvere così basso come nel bosco; inoltre, gli alberi, in particolar modo le conifere, rilasciano nell’aria sostanze eteriche ad effetto rinfrescante e, nella maggior parte dei casi, curative per l’apparato respiratorio. Si sono ottenuti buoni risultati terapeutici in casi di asma e allergie varie, sfruttando, a lungo termine, la permanenza nel bosco. Non a caso parecchi centri di cura o bagni si trovano in zone boscate. In un passato che potrebbe sembrare remoto, venivano curate in montagna malattie come la tubercolosi, combattuta durante il regime del ventennio fascista, credo debellata ai nostri giorni.

Come l’aria, anche l’acqua viene filtrata dal terreno del bosco; infatti, innumerevoli comuni si procurano l’acqua da sorgenti situate nei boschi, evitando così costosi impianti di filtraggio, basati sull’utilizzazione di sostanze chimiche o carbone attivo. selviturismo.com

Spagiria

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Spagiria – l’arte di curarsi con le erbe

II termine Spagiria deriva dal greco “Spao” e “Agheuro” che significa letteralmente separare e ricongiungere.
Il processo di ottenimento dei rimedi spagirici è basato sull’opera del medico svizzero Paracelso (1493-1541), ritenuto l’iniziatore della Spagiria.
Oggi, comunque, con l’ampliamento delle conoscenze sulle fonti tradizionali, siamo in grado di affermare che la Spagiria come l’Alchimia, ha avuto i suoi natali nell’antico Egitto.

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Questa è poi approdata nella Magna Grecia, intorno al 500 a.C., dando luogo alla Scola Italica, preesistente a Pitagora medesimo.
Può essere considerata come un ponte fra l’omeopatia classica e la fitoterapia moderna e si distingue da queste per alcune peculiarità ben distinte.
La produzione della tintura spagirica (così si chiamano il prodotto ottenuto) è basata su tre tappe essenziali: la fermentazione, la distillazione e l’incenerimento. In questo modo possono venir estratti gli oli essenziali (sostanze aromatiche), le sostanze minerali e gli oligoelementi propri alle piante. Il vantaggio di queste essenze spagiriche risiede dunque nel fatto che contengono non solo delle sostanze organiche, ma anche delle materie inorganiche (sali minerali, oligoelementi).
Solitamente le tinture contengono poco alcool (10%-20%) e se il dosaggio prescritto è rispettato, non sono tossiche; sono inoffensive e senza effetti secondari conosciuti. Tramite le differenti tappe di produzione, viene utilizzata tutta la forza della pianta.
LE PIANTE
Per la produzione delle essenze spagiriche si utilizzano preferibilmente piante fresche raccolte in zone incontaminate o a basso inquinamento, come possono essere le nostre montagne.
Solitamente un buon spagirista sottomette le piante ad un severo controllo di qualità prima di utilizzarle per la produzione. Questo controllo comporta fra l’altro un’analisi delle impurità, come la presenza di erbicidi, pesticidi e di metalli pesanti.
LA FERMENTAZIONE
Le piante sono sottomesse ad una fermentazione in acqua e ciò rappresenta la prima tappa della produzione di un’essenza spagirica. Secondo le piante, questo processo può durare parecchi giorni o addirittura settimane. Durante il processo di fermentazione, gli oli essenziali vengono liberati e delle sostanze aromatiche caratteristiche ad ogni pianta si sviluppano. Durante la fermentazione, dei cambiamenti strutturali del materiale vegetale generano la formazione d nuove sostanze. La fermentazione è seguita dalla distillazione.
LA DISTILLAZIONE
La massa vegetale è sottomessa ad una distillazione a vapore d’acqua che è una forma di distillazione dolce. Il suo scopo è di recuperare le sostanze aromatiche e l’etanolo estratto dalle piante durante la fermentazione. Dopo aver raggiunto la quantità di distillato prescritto questa tappa di produzione è terminata. Il distillato presenta un aroma molto gradevole che è rinforzato dal processo di fermentazione precedente.
L’INCENERIMENTO
La tappa seguente è l’incenerimento del residuo di distillazione. Lo scopo dell’incenerimento (calcinazione, secondo il termine alchemico) è di estrarre dalla massa vegetale i sali minerali e gli oligoelementi propri alle piante. Questi sono poi rimessi in soluzione nel distillato, e l’eccesso viene filtrato. Notiamo che questo processo di combustione elimina ogni traccia di sostanze organiche potenzialmente tossiche (alcaloidi).
testo di Elena Paredi

Floriterapia

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La Floriterapia è stata annessa fra le Medicine Alternative dall’OMS dal 1976. Rappresenta una branca emergente della medicina biologica, che si avvale di una serie di essenze naturali preparate a partire da fiori silvestri.
Lo studio delle proprietà curative dei fiori, patrimonio di antiche tradizioni mediche di diverse parti del mondo, fu particolarmente curato, per la prima volta in chiave moderna ed originale, dal medico gallese Edward Bach, fra gli anni 1926 e 1934.

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La modalità di preparazione, pur essendo riconosciuta dalla farmacopea omeopatica inglese, è diversa dalla classica preparazione dei rimedi omeopatici, perché non si avvale né della succussione Hahnemanniana, né della diluizione a flusso Korsakoviana. L’infusione finale ha una particolare “informazione di campo” in grado di entrare in risonanza con il nostro organismo.

Cosa sia in floriterapia questa informazione in termini fisici? lo stiamo ancora studiando: un campo elettromagnetico, un dominio di coerenza nei cluster dell’acqua, un campo di forza con orientamento di spin nucleari?
La scienza ha già in gran parte dimostrato come un’informazione può essere catturata dalle strutture paramagnetiche e piezoelettriche del corpo umano, per formare dei “domini di coerenza”, degli “attrattori caotici”, e sicuramente i rimedi di cui stiamo parlando sono degli “attrattori”, dei “risuonatori” in grado di agire sulla mente e sul corpo.
L’esperienza con i Fiori di Bach vi aiuterà a scoprire le vie per accedere alle vostre risorse d’ispirazione creativa più profonde, e ad aprire delle strade per il completo potenziale di autoespressione.
E’ un viaggio di autoconoscenza ed -eventuale- espressione artistica, combinando il lavoro corporeo, della voce, la meditazione, le visualizzazioni guidate, il lavoro con i sogni, potrete aprire e liberare dimensioni sconosciute del vostro essere e accedere a grandi fonti d’ispirazione creativa, orientamento, guarigione e piena autoespressione.

L’approccio prende due direzioni principali: Verso l’interno per trovare un accesso profondo alla coscienza dell’anima. Il lavoro interno calma la mente razionale e permette di accedere ad una intelligenza, creatività e autocoscienza più profonde, che rende possibile l’apprendimento verso il Cambiamento. Verso l’esterno, per liberare l’espressione dell’immaginario, saggezza, desideri, aneli, ecc.
Esercitandoci per liberare restrizioni, tensioni, ed energia emozionale bloccata nel corpo e nella mente, possiamo iniziare a liberare il potere e l’autenticità del nostro essere più espressivo.
La grande scoperta – I Fiori di Bach sono una serie di 38 essenze naturali (più un composto, il Rescue Remedy), che comprendono la scala di 38 schemi comportamentali negativi archetipici e universali della natura umana, indipendenti dall’età, dal sesso e dalla razza.
Sono essenze estratte dai fiori selvatici del Galles che hanno proprietà curative. Furono scoperte fra il 1926 ed il 1934 dal Dott. Edward Bach, che elaborò una teoria secondo cui l’uomo è considerato in modo tridimensionale, una totalità integrata di tre livelli strutturali: mentale, emozionale-spirituale, e fisico.

Tutti i concentrati floreali si possono combinare tra loro in qualsiasi modo, a seconda delle esigenze individuali. Di regola è sufficiente un numero da 4 a 7 fiori. Per una combinazione da somministrazione che comprenda sei Fiori di Bach esistono ben 2.760.681 possibilità!

Generalità – Si tratta di fiori, cespugli e alberi non coltivati, atossici, non utilizzati per l’alimentazione umana e per lo più di aspetto modesto.
Si raccolgono allo stato selvatico in determinati luoghi non contaminati dall’uomo, altrimenti perdono ogni proprietà guaritrice.
Grazie alla capacità di sprigionare “energie”, hanno la capacità di agire direttamente sul nostro sistema energetico con un processo naturale, favorendo la comunicazione col nostro senso spirituale, inondando la nostra spiritualità con le virtù di cui abbiamo bisogno e purificando le alterazioni caratteriali che sono all’origine delle nostre sofferenze.
La loro azione è rivolta al sistema nervoso. selviturismo.com

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